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Il Duomo di Napoli

La chiesa Cattedrale è dedicata alla Madonna Assunta e al patrono di Napoli San Gennaro.

Nella cattedrale sono concentrate tutte le epoche storiche e le stratificazioni architettoniche e artistiche della Napoli sacra attraverso 2500 anni. Il luogo dove fu edificato il Duomo in epoca greco-romana ospitava il tempio di Apollo che fu sostituito dalla basilica di Santa Restituta (IV sec). La nuova cattedrale fu iniziata da Carlo I, continuata da Carlo II e terminata con Roberto d’Angiò entro il 1313 in stile gotico, eretta da maestranze toscane e napoletane. La facciata presenta i 3 portali di Antonio Baboccio da Piperno e i leoni stilofori con la Madonna col Bambino di Tino da Camaino, ed è stata completata nel 1905 su progetto di Enrico Alvino in stile neogotico.

L’interno della cattedrale a croce latina a tre navate è lunga circa 100 metri, la navata centrale è caratterizzata da un soffitto ligneo a cassettoni.Il duomo sorge lungo il lato est della via omonima, in una piazzetta contornata da portici, e ingloba a mo’ di cappelle laterali altri due edifici di culto sorti autonomamente rispetto alla cattedrale: la basilica di Santa Restituta, che custodisce il battistero più antico d’Occidente, quello di San Giovanni in Fonte, e la reale cappella del tesoro di San Gennaro, che conserva le reliquie del santo patrono della città.

Durante la seconda guerra mondiale i bombardamenti alleati danneggiarono le strutture e pertanto, tra il 1969 e il 1972, vennero effettuati restauri e consolidamenti strutturali all’intero edificio. Nel corso dei lavori vennero portati alla luce resti archeologici romani, greci e alto-medievali. La Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro, voluta come ex voto per lo scampato pericolo della peste del 1526 fu poi portata a compimento nel 1637.

L’interno è a croce greca con cupola e 7 altari e rappresenta una delle massime espressioni dell’arte seicentesca a Napoli, caratterizzato anche dall’intervento di Cosimo Fanzago che realizzò il superbo cancello in bronzo dorato, la balaustra in marmo, il pavimento a intarsi marmorei e le statue di santa Teresa d’Avila e sant’Antonio da Padova. L’altare maggiore, disegnato da Solimena, è arricchito dal rilievo d’argento del Vinaccia che raffigura la Traslazione delle Reliquie di San Gennaro da Montevergine. Di grande rilievo sono il Paradiso di Lanfranco nella cupola, la Decollazione di San Gennaro del Domenichino e San Gennaro esce illeso dalla fornace del Ribera.

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